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💡 Categoria: Home Recording / Business Musicale

In un mondo dove ogni giorno escono migliaia di brani e dove chiunque può caricare musica online, proteggere ciò che crei è fondamentale.

Molti musicisti sanno registrare, mixare, pubblicare…
ma pochi sanno davvero come funziona il diritto d’autore e quali strumenti esistono per tutelarsi prima che nascano problemi.

In questo articolo vediamo tutto ciò che serve a un artista o produttore indipendente per proteggere le proprie opere.

🎯 1 — Cos'è il diritto d’autore (in parole semplici)

Il diritto d’autore è un insieme di diritti che nascono automaticamente quando crei qualcosa di originale:

✔️ una canzone
✔️ un testo
✔️ un arrangiamento
✔️ una registrazione
✔️ un beat
✔️ una produzione musicale

Non devi registrare nulla per avere questi diritti:
ce li hai fin dal momento della creazione.

Ma…
per dimostrare che l’idea è tua (in caso di contestazioni) serve una prova certa.

🎯 2 — I due tipi di diritti che devi conoscere

🔸 a) Diritti morali

Sono personali, non cedibili e ti identificano come autore.
Sono eterni.

Comprendono:

• diritto al nome
• diritto a essere riconosciuto autore
• diritto a impedire modifiche che snaturano l’opera

🔸 b) Diritti patrimoniali

Sono quelli che generano soldi:

• streaming
• sincronizzazioni
• passaggi in TV e radio
• concerti e cover
• vendita e licenze

Questi si possono cedere o gestire tramite società di collecting.

🎯 3 — Come tutelare legalmente un brano

Ci sono diversi metodi. I principali:

✅ Metodo 1: Deposito SIAE + Soundreef (o altre collecting)

🔹 Perché farlo?

• Ottieni tutela ufficiale
• Hai una data di deposito certificata
• Gestisci royalties e diritti d’esecuzione

🔹 Cosa depositare?

• Testo
• Partitura o lead sheet
• Audio (anche demo)

💡 Consiglio: Se sei autore italiano, la SIAE è lo standard.
Per produttori e beatmaker, Soundreef è molto popolare.

✅ Metodo 2: PEC a te stesso (la “raccomandata del copyright”)

Invii la tua opera a te stesso tramite PEC o raccomandata A/R NON aperta.
Serve come prova legale della data.

🎯 È valida, economica e spesso sufficiente.

✅ Metodo 3: Registrazione notifica digitale (Blockchain)

Servizi come:

• Patamu
• Blockchain notarization (vari)
• Creative Commons con timestamp esterno

Offrono un certificato digitale con marca temporale.

🎧 Ottimo per produttori che pubblicano spesso.

❌ Cosa NON tutela il diritto d’autore

Molti artisti pensano che basta:

• fare lo screenshot del progetto DAW
• caricare il brano su YouTube
• pubblicare il file su Dropbox

👉 Non valgono come prova legale.

Quello che conta è la data certificata.

🎯 4 — Come funziona con band, producer e collaboratori

La regola è semplice:

👉 La proprietà del brano va decisa PRIMA di pubblicarlo.

Casi comuni:

🔹 Band che scrive insieme

Si firmano percentuali (split sheet).
Esempio:

• testo: 50% cantante
• musica: 50% chitarrista

🔹 Producer che arrangia

Può essere autore solo se contribuisce alla composizione, non solo al mix.

🔹 Chi registra a pagamento in studio

Non ha diritti d’autore (è un servizio tecnico).

🎯 5 — Come proteggere una registrazione (master)

Autore ≠ Proprietario della registrazione.

Il master è un file audio finito, es:
mix.wav / master.wav

La proprietà del master è di chi:

• paga la produzione
• produce l’opera
• è indicato nel contratto

Per le etichette indipendenti è fondamentale specificare:
Chi controlla e monetizza il master?

🎯 6 — Come evitare problemi prima di pubblicare

Ecco la checklist professionale:

✔️ Deposita l’opera (SIAE, Soundreef, PEC o blockchain)

✔️ Fai uno split sheet con collaboratori

✔️ Decidi chi possiede il master

✔️ Se usi campioni → licenza o acquisto royalty-free

✔️ Se vendi beat → contratto chiaro sugli usi consentiti

✔️ Se pubblichi cover → licenza meccanica (YouTube/Spotify)

🎯 Conclusione

Proteggere il proprio lavoro non è complicato:
serve solo conoscere gli strumenti giusti e usarli con metodo.

Avere un brano registrato bene è importante…
ma se non è protetto è come lasciarlo aperto in mezzo alla strada.